Il motivo c'è ed è assolutamente fondato.
Un eccesso di sale nel menu dei bambini fa raddoppiare il rischio di pressione alta e lo triplica se il ragazzino è un po' cicciottello.
A sostenere questa considerazione è uno studio condotto dai Centers for disease control of prevention americani, che hanno esaminato i dati di oltre 6.000 bambini tra gli 8 e i 18 anni.
Attraverso l'indagine si è appurato che, in media, i ragazzini ne consumavano 3,39 grammi al giorno, contro i 2,3 raccomandati.
Nel complesso, poi, il 15% dei piccoli è risultato in uno stadio di preipertensione e il 37% obeso.
Una situazione da affrontare, perché alti valori della pressione già durante l'infanzia possono aprire le porte a ipertensione e a problemi circolatori in età adulta.
Fonte: Viversani & Belli, 12 ottobre 2012
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