Cromoterapia: curarsi con l'arcobaleno? - Parte A

Il colore può essere anche impiegato per curare i disturbi fisici?

La cromoterapia, una disciplina non riconosciuta dalla medicina ufficiale, ma che viene talvolta affiancata ai tradizionali metodi di cura, dice di sì.

In pratica, si basa sull'azione che le diverse lunghezze d'onda, caratteristiche dei colori, avrebbero sul sistema nervoso.

E, i colori potrebbero essere assorbiti in diversi modi: attraverso gli alimenti, attraverso la luce solare, il bagno, la meditazione e la visualizzazione.

L'arancione:
svolgerebbe un'azione normalizzante sull'apparato respiratorio, tonificherebbe la pelle e aiuterebbe il corpo a fissare il calcio, faliciterebbe le mestruazioni.

Il rosso:
stimolerebbe l'appettito e il metabolismo, combatterebbe le infreddature, le diaree e le costipazioni per atonia digestiva intestinale, l'anemia e l'afonia.

Il giallo:
stimolerebbe il sistema nervoso centrale e il tono muscolare, agirebbe sulle funzioni del fegato e della cistifellea, aumentando la produzione dei succhi digestivi.

Il verde:
è il colore del regno vegetale: stimolerebbe il sistema di difesa dalle tossine, purificando il sangue e i tessuti dai germi, combaterebbe irritabilità ed emorroidi.

Articolo di Nadia Accardi
Fonte: Benefit, febbraio 2003

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